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Il bosco bene comune

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L’autore, dopo aver esaminato il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, la normativa europea e internazionale, approfondisce le tematiche della sostenibilità ambientale, paesaggistica e socioeconomica del bosco e dei servizi eco sistemici generati dall’attività forestale.

COD: 9791254750964 Categoria:

I boschi e le foreste da sempre rivestono per l’uomo particolare importanza, assolvendo a diverse funzioni riconducibili a due grandi categorie: da un lato la funzione produttiva fonte di reddito concernente il taglio di legname e la raccolta di beni forestali non legnosi, quali sughero, frutta, bacche, funghi, tartufi, selvaggina ed essenze destinate alla cosmesi e alla profumeria; dall’altro lato la funzione protettiva o conservativa, relativa alla tutela del paesaggio, dell’ambiente e del territorio, alla protezione della biodiversità e alla lotta ai cambiamenti climatici.
La funzione protettiva del bosco assolve inoltre il compito di proteggere vite umane o beni materiali da eventi naturali, quali frane, valanghe, ecc..
L’autore, dopo aver esaminato il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, la normativa europea e internazionale, approfondisce le tematiche della sostenibilità ambientale, paesaggistica e socioeconomica del bosco e dei servizi eco sistemici generati dall’attività forestale.
Per quanto concerne le strategie di gestione del bosco, particolare attenzione è stata dedicata al verde urbano che, con la sua natura di risorsa comune, è in grado di produrre benefici all’intera collettività, grazie soprattutto alle sue importanti funzioni ambientali, urbanistiche e sociali, oltreché per il ruolo di educazione naturalistica e di miglioramento della qualità urbana, con decisive ricadute anche sullo sviluppo turistico ed economico della città.
Infine, l’autore ritiene che i boschi vadano inquadrati tra i “beni comuni”, superando il loro attuale regime di appartenenza pubblica, privata o collettiva, che si rivela inadeguato a garantire le due condizioni necessarie per la loro gestione ottimale nell’interesse collettivo: l’efficace conservazione e la massima fruibilità da parte dell’uomo.
Le generazione presenti devono preservare la qualità e la quantità di boschi e foreste, affinché le generazioni future non siano esposte a disastri ambientali, che rischierebbero di mettere in pericolo la loro salute o addirittura la vita stesse dell’uomo sulla terra.

Riccardo Tiberi